Che cosa rimane del convegno “Farsi prossimo”

Sabato 14 Marzo 1987.Teatro Lirico a Milano. Dalle 9.30 alle 13.00. Il teatro è gremito di gente. Gente delle comunità cristiane delle città che si ritrovano per applicare le grandi idee e le linee uscite dal Convegno diocesano sul Farsi Prossimo tenuto ad Assago nel novembre dell’anno precedente.

Gli interventi dei relatori si susseguono: l’Arcivescovo Cardinal Carlo Maria Martini, il Sindaco Paolo Pillitteri, il Vicario di Milano Mons. Marco Ferrari che fa gli onori di casa, il responsabile della Caritas Don Angelo Bazzari.

La relazione di Don Bazzari tratta argomenti importanti_:

  • la comunità cristiana davanti alle nuove e vecchie povertà di Milano
  • l’impegno della Chiesa milanese
  • le prospettive per un concreto impegno tra la realtà ecclesiale e quella civile

Queste la basi sulle quali collaborare, queste le basi di un impegno ecclesiale e civile per dare a Milano un volto caritatevole, l’impegno è condiviso e l’emozione in sala è palpabile.

Ero presente a quel convegno, sono stata parte di quel convegno come consigliere della zona 19 di Milano (100mila abitanti), ne ho apprezzato gli intenti e ho sperato veramente che i propositi condivisi e importanti potessero trovare attuazione.

Sono trascorsi 36 anni da allora e da allora è cambiato il mondo: l’inchiesta Mani Pulite ha spazzato via una classe politica, la Chiesa milanese ha perso la Il Cardinal Martini (2012) e solo la Caritas ha portato avanti il progetto con la creazione di alcune “strutture caritatevoli”.

Mentre a Roma si susseguivano i pontefici, anche la Chiesa entrava in crisi, il governo della nazione subiva pesanti contraccolpi e, per arrivare rapidamente fino ai giorni nostri, l’Italia si apriva alla migrazione incontrollata e davvero poco ospitate mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini e infine subiva una pandemia che in tre anni minava l’economia del Paese.

Difficile ora riprendere in mano un progetto così importante e molto più necessario di prima per far fronte ad una povertà molto più grave e alla quale si è aggiunta una violenza incontrollata nelle città.

Molti di noi che avevano caldeggiato e condotto in porto il convegno, si sono ritirati dalla scena politica e assistono con grande dolore al disfacimento del Paese, ora nelle mani di incapaci di qualsiasi colore essi siano. Le speranze muoiono all’alba…., era il titolo di un noto film western, ma nei film del vecchio west i buoni arrivano sempre in tempo e salvano la situazione. In questo momento però è davvero difficile distinguere i buoni dai cattivi e dar fiducia a qualcuno, visto che la fiducia che per anni abbiamo dato con il voto, è stata purtroppo tradita.

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Lettere dal convegno

Manuela Valletti